Sergio Floriani

Identità dell’Essere

Sergio Floriani torna per la seconda edizione di SOS Humanity con le sue
inconfondibili impronte digitali, tracce di vita che si diffondono sul lago attraverso le sue sue opere monumentali divenendo segno artistico, estetico e di definizione dell’identità del Sè .
Floriani è un artista che lascia il segno, e lo fa in modo assolutamente innovativo e personale, attraverso ciò che caratterizza un individuo tra milioni di altri, che fa parte di noi dalla nascita e ci rende unici e irripetibili. Segni distintivi della sua pregevole arte, le impronte digitali rappresentano la prove concreta dell’ “esistere”, il primo elemento umano di identità individuale, un richiamo all’Umanità in contrapposizione alla perdita di identità contemporanea che si dissolve nell’effimero mondo virtuale.
L’impronta, quella genetica, unica e irripetibile, trova dunque in Floriani la sua declinazione più ampia, accompagnandoci in un “Universo dell’Essere” tutto da scoprire, che ripropone attraverso le due opere monumentali, La Porta della Legge e A Confronto, che quest’anno trovano nuova collocazione per definire le loro “identità dell’essere”.
La visione del mondo di Floriani è qualcosa che tocca l’anima, che fa riflettere sul senso della nostra vita e dell’identità di ognuno di noi, le sue impronte digitali sono tracce dell’essere che imprimono indelebilmente la materia, divenendo segno del nostro passaggio su questa Terra.
www.sergiofloriani.it

LA PORTA DELLA LEGGE – OMEGNA – PIAZZA SALERA
La Porta della Legge è una struttura imponente e totemica, dalle forme razionali e rassicuranti, contrassegnata dalle inequivocabile impronte digitali di Floriani, metafora del passaggio verso una dimensione in cui l’Uomo rivendica il suo spazio e la sua identità .
La maestosa installazione che l’anno scorso, per la prima edizione di SOS Humanity era stata collocata al Lido di Gozzano, divenendo “La Porta del Lago d’Orta”, come ad accogliere e dare il benvenuto a chi entrava in questi luoghi ameni dalla pianura novarese, quest’anno è stata collocata all’estremità opposta, a Omegna, la cittadina più settentrionale del lago, come ad accogliere chi proviene da nord.
Un portale energetico, che metaforicamente proteggere il lago e la cittadina circondata dalle montagne, una nuova porta di accesso che fa riflettere sull’identità di ognuno di noi, che ci permette di “andare oltre”, verso nuovi orizzonte, alla scoperta di nuove dimensioni del Sè e del Mondo, tutte da scoprire.

A CONFRONTO – ORTA SAN GIULIO – VILLA FRUA
L’installazione A Confronto è un parallelepipedo obliquo che appare come un moloch scultoreo per chi si avvicina dall’acqua alla sponda orientali del lago, tra Orta San Giulio e Gozzano. Come un osservatore silenzioso, A Confronto, ospitato nel bucolico giardino – approdo di Villa Frua, si innalza verso il cielo guardando la sovrastante Torre del Buccione e contemporaneamente si affaccia nel lago; mettendo metaforicamente “a confronto” l’identità individuale di ognuno di noi con l’identità sociale, la quiete del lago e il caos del mondo “altro”.
La maestosa opera si innalza e si integra con l’ambiente circostante, imprimendo nella materia le impronte digitali, le inconfondibili geografie dell’Io” che l’artista propone come un “segnale” delle problematiche e delle emergenze dei tempi che viviamo; un allarme relativo alla spersonalizzazione che l’uomo occidentale sta subendo a seguito del progredire della società consumistica, digitale, virtuale e globalizzata. Un’esortazione a prendere nuovamente coscienza della nostra più intima e profonda “identità ”, del nostro Sè , unico e irripetibile.